Libro di Preghiere di Torino
Periodo/origine: 1389-v. 1450. Parigi, L’Aia, Bruges. Intorno al 1412, il duca di Berry divise uno dei suoi libri d’ore in due parti e consegnò la prima, ora intitolata Les Très Belles Heures de Notre-Dame, che era stata completata, al suo tesoriere, Robinet d’Estampes. L’altra parte passò dalle sue mani a quelle della Casa di Bayern-Olanda e poi al Duca di Borgogna, Filippo III il Buono, che fece terminare l’illustrazione. Nel XVII secolo si trovava nella collezione di Casa Savoia. La duchessa Cristina di Francia lo ha diviso di nuovo. Il primo frammento, noto come Libro di preghiere di Torino, fu donato alla Biblioteca Nazionale di Torino nel 1720. Il secondo frammento fu acquistato dal principe Gian Giacomo Trivulzio di Milano intorno al 1800. Si chiamava Messale di Milano e giunse al Museo Civico di Torino nel 1935. Il Libro di preghiere di Torino è stato quasi completamente distrutto nell’incendio della Biblioteca Nazionale di Torino nel 1904, e ora Patrimonio Ediciones agisce come mecenate, facendosi carico della sua ambiziosa e complessa ricostruzione, del restauro e della reintegrazione dei 4 fogli al Louvre e nel Louvre.
4 fogli provenienti dal Louvre e da collezioni private.
Dimensiones: 284 x 203 mm aprox.
Extensión: 34 páginas de pergamino.
Ilustraciones: 13 miniaturas a toda página, que a su vez contienen 13 capitulares historiadas, además de 13 refinadas escenas en bas-de-page todas ellas iluminadas con pan de oro y plata.
Ubicación: Biblioteca Nacional de Torino, Ms. Latín K. IV. 29.
Encuadernación: Terciopelo de seda natural.
Edizione in facsimile: i fogli manoscritti completi miniati da Jan van Eyck; sono incluse anche le miniature superstiti di Jean d’Orléans, Herman Maelwael (?), Jean de Pestivien (?), Barthélemy d’Eyck e del Maestro delle Ore Llangattock, limitata a livello mondiale a
394 esemplari numerati e autenticati con certificato editoriale di autenticità.
A) Serie Oro: 95 copie miniate con vera foglia d’oro a 22,25 carati. L’analisi di laboratorio della foglia d’oro utilizzata da Analytical, Inc.
è stata effettuata in presenza di un notaio e certifica una purezza del 92,717%, pari a 22,25 carati.
B) Serie Pergamenta: 299 esemplari che utilizzano una foglia d’oro simile a quella degli altri editori più prestigiosi del mondo e la cui percentuale di purezza è trascurabile.
DI AGIRE COME MECENATE DELLE ARTI COLLABORANDO ALLA SUA COMPLESSA RICOSTRUZIONE
Per la realizzazione di questo progetto, iniziato più di 15 anni fa e con un budget di 3 milioni di euro, è stata costituita un’équipe multidisciplinare che comprende i più prestigiosi esperti di arte pittorica e di miniature di codici miniati. Si basa sul progetto di ricostruzione de Les miniatures de Jan van Eyck revisitées, il Libro di preghiere di Torino, pubblicato su Art de L’Enluminure, una rivista che comprende, tra gli altri, il seguente team scientifico: François Avril (Conservateur honoraire au département des Manuscrits de la Bibliothèque nationale de France), Albert Châtelet (Professor honoraire à l’Université Marc Bloch de Strasbourg), Jim Marrow (Professeur à l’Université de Princeton). Il restauro è stato portato avanti per oltre 15 anni da un gruppo di esperti restauratori, miniatori e ricercatori, studiosi professionisti specializzati in van Eyck, tra cui María Paz González e María Navamuel, che stanno miniando a mano i fogli danneggiati a partire dai disegni originali della mano di Jan van Eyck.
Vi invitiamo a recuperare un tesoro perduto dell’arte universale illustrato da Jan van Eyck sottoscrivendo il contratto di mecenatismo con cui collaborate all’entusiasmante, ambizioso e complesso progetto di ricostruzione, restauro e reintegrazione di questo prezioso codice. Oltre alla vostra partecipazione a un così nobile obiettivo di recupero di un tesoro perduto, in segno di gratitudine vi garantiamo la consegna di una copia originale in facsimile dell’unica edizione limitata al mondo. I mecenati abbonati che partecipano a questo progetto saranno elencati in una Tavola Gratulatoria allegata alla copia e saranno anche ospiti d’onore dei memorabili eventi internazionali di presentazione.
LO SPLENDORE DEL GOTICO INTERNAZIONALE E LA NASCITA DELLO STILE FIAMMINGO
Le sue illustrazioni, attribuite all’olandese Jan van Eyck e probabilmente al fratello maggiore Hubert, artisti che insieme hanno dato vita al celebre Altare di Gand – l’opera più ambita e trafugata della storia dell’arte – completato nel 1432, sono di tale qualità da consolidare la fama del Libro di preghiere di Torino e il suo status artistico fino a farne uno dei capolavori dell’Occidente.
La qualità esteticamente imponente e rivoluzionaria dal punto di vista storico-evolutivo. Ci sono rappresentazioni di interni di un’intimità senza pari, di grande virtuosismo nella riproduzione delle tele e di insolita audacia nell’illuminazione realizzata con una fonte di luce invisibile. Soprattutto, ci sono paesaggi che portano questo genere di pittura a un livello completamente nuovo e che evocano già la pittura di paesaggio del XVII secolo: paesaggi crepuscolari, prospettiva atmosferica ed effetti ambientali. Tutto ciò costituì un nuovo e rivoluzionario approccio all’arte, realizzato dapprima nell’intimo mezzo dell’illuminazione e nella sua raffinata atmosfera contemplativa, ma che poi influenzò fortemente la pittura monumentale europea negli anni a venire.
La composizione è la stessa per tutti i fogli del manoscritto: una miniatura di grande formato, al di sotto di essa un capitello figurato che introduce un paio di righe di testo in caratteri gotici e al di sotto di queste, ancora, un bas-de-page: una piccola miniatura secondaria in fondo alla pagina. Tutti gli elementi sono incorniciati e collegati da delicati bordi ornamentali.
UN’EDIZIONE ECCEZIONALE CHE SARÀ UNA PIETRA MILIARE NELLA STORIA DELLE RIPRODUZIONI IN FACSIMILE
L’affascinante avventura di questo libro d’ore inizia alla corte del principe Jean de Berry, un mecenate dell’arte, considerato il più grande mecenate delle arti gotiche. Intorno al 1390 commissionò la creazione di un libro di ore noto nel mondo dell’arte come Les Très Belles Heures de Notre-Dame. Il miniaturista incaricato all’epoca era il Maestro del Parament de Narbonne. Non sappiamo perché il duca abbia scambiato il libro incompiuto con un’altra opera del suo tesoriere Robinet d’Estampes prima del 1413.
In seguito, si ritiene che Robinet d’Estampes abbia venduto il libro d’ore in parti. Di conseguenza, il volume con le preghiere speciali per i santi, così come una parte del messale, cosa insolita nel genere dei libri d’ore, andò a un membro della casa del conte di Bayern-Holland, che aggiunse nuove miniature dei fratelli van Eyck.
dai fratelli van Eyck.
Si sospetta che questa persona sia la figura raffigurata al foglio 7R: un cavaliere sulla spiaggia circondato dal suo seguito e da un gruppo di dame. Si pensava che fosse Guglielmo IV, morto nel 1417, o suo fratello Giovanni. Nel primo progetto decorativo de “Les Très Belles Heures de Notre-Dame”, un maestro, recentemente identificato come Jean de Orléans, che ha preso il suo soprannome dalla pittura a grisaglia conservata in una tenda di seta dell’altare della cattedrale di Narbonne, ora al Louvre, ha avuto un ruolo importante, come già detto.
3.000.000 € INVESTITI NELLA RICOSTRUZIONE DI UN TESORO PERDUTO DELL’ARTE UNIVERSALE
Il manoscritto originale del Messale d’Ore di Torino-Milano era rilegato in due volumi conservati rispettivamente presso la Biblioteca Nazionale di Torino Ms. K. IV. 29, Libro di preghiere di Torino e seguenti, e presso il Museo Civico (Palazzo Madama) Ms. 47, Messale d’Ore di Milano. L’ambizioso progetto di mecenatismo portato avanti dal team di Patrimonio Ediciones prevede la ricostruzione, il restauro e la reintegrazione del manoscritto conservato presso la Biblioteca Nazionale di Torino, catalogato come il Santo Graal dei manoscritti miniati.
La Biblioteca Nazionale di Torino ci ha autorizzato a utilizzare le immagini fotografiche in bianco e nero a grandezza naturale del manoscritto del Libro di preghiere di Torino, scattate nel 1902 prima dell’incendio che lo distrusse quasi completamente nel 1904. Il codice fu miniato da Jan van Eyck e dalla sua bottega. Patrimonio produrrà un’edizione unica, limitata e numerata in facsimile dei fogli miniati ricostruiti e restaurati di Jan van Eyck provenienti dalla Biblioteca di Torino, a cui vengono reintegrati i quattro fogli del Louvre e il foglio in possesso del Getty Museum. I cinque fogli che si trovano in questi due musei sono stati rimossi nel XVII secolo, prima che il manoscritto venisse bruciato.
L’ubicazione del folio Getty era sconosciuta fino a poco più di dieci anni fa, quando è stata scoperta durante un’asta in cui il Getty Museum ha offerto un milione di dollari per questo singolo folio di “Cristo benedicente”. Oggi il codice originale ha le pagine gravemente danneggiate, di cui si sono salvati solo pochi centimetri.
15 ANNI DI MINUZIOSA RICOSTRUZIONE DA PARTE DELLE EDIZIONI DEL PATRIMONIO
Alcuni dei più importanti musei e biblioteche del mondo stanno collaborando a questo progetto di ricostruzione, restauro e reintegrazione, tra cui il Getty Museum e il Louvre.
È in corso un progetto di presentazione dell’edizione fedele in facsimile insieme ai fogli del manoscritto originale restaurato, al quale è prevista la partecipazione dei massimi esponenti della cultura e della politica italiana, nonché dei rappresentanti di prestigiosi musei internazionali, nella città di Torino.
Esiste una predisposizione favorevole a estendere questa stessa mostra al Getty Museum, alla Biblioteca Nazionale di Francia, alla Biblioteca Nazionale di Spagna e ad altri prestigiosi musei o biblioteche.
Patrimonio Ediciones
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