Codex Gigas
Facsimile in 2 opzioni: Dimensioni reali 89×49 cm o Scala 3:1, 30×16 cm
Ubicazione: Biblioteca nazionale di Svezia
Codice documento: Ms. A 148
Data: 13° secolo
Lunghezza: 624 pagine 89×49 cm, costituite da 312 fogli di pergamena ricavati dalle pelli di 160 asini
Peso: 75 chili, spessore 22 centimetri.
Illustrazioni: 2 illustrazioni a piena pagina, 1 ritratto di Flavio Josefo, centinaia di iniziali e capitolari riccamente miniati in oro
Edizione mondiale con oro 23K: unica e limitata.
A) Dimensioni reali 89×49 cm 10 copie uniche.
B) In scala 3:1, 30×16 cm 666 copie facsimilari numerate e autenticate. Il folio del ritratto del Diavolo viene regalato, alla misura reale, ai primi 66 abbonati.
TRA CUI LA BIBBIA · INCANTESIMI E FORMULE MAGICHE INDECIFRABILI · SCRITTI SULL’ESORCISMO · OPERE MEDICHE · ANTICHITÀ DEGLI EBREI DI FLAVIO GIUSEPPE · CHRONICA BOEMORUM · CALENDARIO · ENCICLOPEDIA ETIMONOLOGIAE DI ISIDORO DI SIVIGLIA E ALTRI
Il manoscritto medievale più grande del mondo
La leggenda narra che un monaco solitario si impegnò a creare il manoscritto in un solo giorno, con tutte le conoscenze dell’umanità, in cambio della salvezza della sua vita. Non vedendosi in grado di compiere una simile impresa, fece un patto con il Diavolo per completarlo, e Satana accettò a condizione che apparisse il suo ritratto.
Una simile combinazione di testi non esiste da nessun’altra parte, descritta da Christopher de Hamel, professore dell’Università di Cambridge, come “un oggetto particolarissimo, strano, affascinante, raro e inspiegabile”. Ha un valore inestimabile, è stato rubato più volte ed è stato conservato segretamente, insieme al Codice Voynich, da Rodolfo II d’Asburgo, Sacro Romano Germanico Imperatore, nel suo Gabinetto delle Meraviglie.
Nella collezione dell’imperatore Rodolfo II, nipote del re Filippo II di Spagna, si potevano vedere un presunto corno di unicorno, animali mutanti imbalsamati, lo scheletro di un gigante e il suo pezzo forte: il Codex Gigas, noto anche come la Bibbia del Diavolo
Il Codex Gigas: il libro medievale per fare un patto con Satana
Il Codex Gigas, noto anche come “Libro Gigante” o “Manoscritto del Diavolo”, è uno dei manoscritti medievali più intriganti e misteriosi del mondo. Questo libro monumentale è famoso per le sue dimensioni colossali, il suo contenuto insolito e la sua leggenda che coinvolge il diavolo in persona. Nel corso dei secoli, il Codex Gigas ha catturato l’immaginazione di storici, studiosi e appassionati di paranormale. Questo articolo approfondisce la storia e i misteri che circondano questo capolavoro del Medioevo.
Il Codex Gigas è un manoscritto medievale risalente al XIII secolo, creato nel monastero di Podlažice, nell’attuale Repubblica Ceca. La storia della sua creazione è di per sé un mistero, poiché l’identità dell’autore e le circostanze precise in cui è stato scritto sono sconosciute. Uno studio paleografico del testo dimostra che un unico scriba ha lavorato al manoscritto per circa 30 anni, poiché l’opera è impressionante sia per il suo contenuto che per le sue dimensioni. Alta 89 cm, larga 49 cm e con un peso di circa 75 kg, è il manoscritto medievale più grande del mondo.
Il governo ceco ha pagato al governo svedese dieci milioni di dollari per esporre temporaneamente l’opera a Praga
Il Codex Gigas contiene una varietà di testi di argomento religioso, storico e scientifico. Il contenuto più importante è la Bibbia Vulgata latina, che occupa circa la metà del manoscritto. Oltre alla Bibbia, il Codex Gigas comprende una copia delle “Etymologiae” di Isidoro di Siviglia, un’enciclopedia del Medioevo che copre una vasta gamma di argomenti, dalla teologia alla zoologia.
Uno degli aspetti più notevoli del Codex Gigas è la presenza di un’inquietante illustrazione che raffigura il diavolo in tutta la sua macabra gloria. Questa immagine è all’origine della leggenda del “Manoscritto del Diavolo”, che suggerisce che lo scriba fece un patto con Satana per completare l’opera in una sola notte in cambio della sua anima. Sebbene questa storia sia basata più sulla fantasia che sulla realtà, la presenza di questa immagine intrigante ha contribuito alla fama del manoscritto.

Rodolfo II de Habsburgo
La leggenda del “Manoscritto del Diavolo” ha dato origine a numerose teorie e speculazioni nel corso dei secoli. Sebbene sia improbabile che uno scriba abbia fatto un patto con il diavolo, la storia ha alimentato la percezione che il Codex Gigas sia un’opera maledetta. Nel corso dei secoli, il Codex fu portatore di una presunta maledizione che lo portò a cambiare “residenza” per molto tempo, fino a quando non fu raccolto dagli invasori al governo di Rodolfo II, proveniente dalla Svezia, che lo regalò alla sua regina Cristina, che desiderava possedere la più grande biblioteca del suo tempo.
Dal XVII secolo, il Codex Gigas ha lasciato il territorio svedese in due occasioni:
1970: il Codex Gigas ha lasciato la Svezia per il Metropolitan Museum di New York.
2007: il 24 settembre 2007, dopo 359 anni, il Codex Gigas è tornato a Praga in prestito dalla Svezia fino al gennaio 2008, esposto nella Biblioteca Nazionale Ceca, protetto da una teca blindata
Eredità e significato
Il Codex Gigas è un capolavoro della scrittura e della miniatura medievale. Al di là della sua leggenda e delle sue impressionanti dimensioni, il manoscritto è prezioso per il suo contributo alla conservazione della cultura e della storia del Medioevo. Offre una visione unica della mentalità dell’epoca e delle credenze religiose e scientifiche di quel periodo.
Il Codex Gigas è molto più di una curiosità storica. È una testimonianza dell’abilità e della dedizione degli scribi medievali, oltre a ricordare come storia e leggenda siano spesso intrecciate in un intrigante mistero. Continuando ad affascinare generazioni di persone, il Codex Gigas rimane un simbolo del ricco patrimonio culturale che ci è giunto dai tempi antichi
Codex Gigas su Cuarto Milenio di Iker Jiménez
Patrimonio Ediciones
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